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La proposta dell’olio extra vergine d’oliva, che vede l’Italia come protagonista della produzione è vasta e di qualità elevata, sono di fatto molti i prodotti made in italy in grado di fare la differenza. Il Bel Paese forte di una realtà olearia composita, che non manca mai di sottoporre al consumatore un’offerta di olio extra vergine d’oliva interessante, è di fatto il secondo produttore di olio al mondo.

Oli extra vergini d’oliva
All’interno di un’offerta di olio etravergine d’oliva molto vasta è necessario precisare che tutti gli extravergini prendono corpo da una prima spremitura delle olive. Ogni prodotto però, per definirsi extravergine, deve essere ottenuto necessariamente tramite processi meccanici, in più deve possedere sia caratteristiche organolettiche che chimiche ben precise, quali:

• odore;
• acidità non superiore agli 0,8 g per 100 g;
• colore;
• consistenza

Ognuno di questi elementi distintivi contribuisce a dar corpo all’olio extravergine d’oliva, un prodotto che nasce sempre dalla raccolta delle olive con un giusto grado di maturazione. Dopodiché, i frutti devono essere lavati e separati dalle foglie, per poi seguire il prima il processo della molitura, poi quello della centrifugazione ed eventualmente quello di filtrazione. Quando l’olio non viene filtrato, eventuali residui volatili nella bottiglia sono ritenuti indice di genuinità.

Il prodotto finito è un ottimo olio con requisiti organolettici pregiati, ragion per cui si definisce extravergine.
Non a caso davanti a un’offerta di olio extra vergine di oliva sfaccettata come quella italiana, per acquistare un buon prodotto è necessario leggere attentamente l’etichetta. Quest’ultima contiene le indicazioni specifiche come da regolamento dell’Unione Europea 29/2012 e s.m.i. Non è tutto, perché seguendo i dettami di un altro regolamento Ue, quello 1169/2011, contenente le indicazioni specifiche, deve altresì dare al consumatore tutte le informazioni sul prodotto.

Conservazione e usi dell’olio extra vergine d’oliva
Una volta acquistato l’olio extra vergine d’oliva deve essere conservato lontano da fonti di calore, in luogo fresco e privo di luce.
La gamma degli usi consigliati in materia di extravergini, tiene conto delle notevoli differenze organolettiche all’interno della diversa offerta di olio extra vergine d’oliva proposta dal mercato italiano, tratteggiando così una rosa di utilizzi decisamente articolata.
L’olio extra vergine dai toni dolci e fruttati, per esempio, è ottimo crudo su pesce e carpacci, ma si presta bene altresì nella preparazione di risotti, fritture e arrosti, mentre gli extravergini dai sapori armonici ed equilibrati sono perfetti per l’allestimento delle bruschette, quelli leggermente amari e pungenti sono ottimi per condire le verdure fresche e bollite, nonché per preparare e per condire a crudo succulente minestre di legumi, quelli densi, ricchi e lievemente piccanti, invece, si prestano bene per essere impiegati a crudo, nel pesce in cottura e sono perfetti per condire e allestire tutti i piatti tipici della tradizione mediterranea.

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