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[vc_row][vc_column][vc_column_text]Acronimo della dicitura “olio extravergine di oliva”, l’olio evo deve rispettare rigidi parametri per essere considerato tale. Attributi, questi di cui si parla, che possono essere elencati nella maniera che segue:

Prima di ogni cosa, esso deve essere fruttato, con un sapore che pertanto deve richiamarsi in maniera chiara al frutto dal quale viene estratto: l’oliva. Contrariamente a quello che si potrebbe erroneamente credere, un buon olio evo non deve pertanto essere caratterizzato nè dalla mancanza di odore, nè tanto meno di sapore e colore. Il carattere spiccatamente fruttato rappresenta una prerogativa che trova il proprio massimo splendore esclusivamente negli oli che vengono estratti nelle olive. Al contrario, siffatta peculiarità è pressochè assente negli oli ricavati da varie tipologie di semi, i quali prima di essere immessi in commercio subiscono molteplici processi di raffinazione;

Seconda caratteristica, non meno importante per un olio evo degno di tale appellativo, è il sapore amaro, aspetto principale di olive che vengono lavorate quando sono ancora verdi o, al massimo, non eccessivamente mature. L’amaro, analogamente al piccante che verrà in seguito descritto, non costituisce affatto un difetto dell’olio, ma una connotazione che ne evidenzia la pregevolezza dal  punto di vista qualitativo;

In ultimo, non in ordine di importanza tuttavia, l’olio extravergine di oliva deve necessariamente essere piccante. A tal apposito, i polifenoli giocano un ruolo di primaria importanza, visto che sono proprio questi composti a conferire all’olio la caratteristica ed immancabile piccantezza. La salubrità delle olive risulta essere direttamente proporzionale ad una presenza più o meno spiccata di  sostanze, i composti fenolici appunto, di cui numerose e recenti ricerche ne hanno comprovato gli effetti antiossidanti.

Le proprietà

La presenza dei polifenoli citati in precedenza è stata per troppo tempo colpevolmente sottovalutata e, peggio ancora, non sufficientemente compresa. Se è vero che l’amaro viene superficialmente accostato al sapore acre e sgradevole di taluni medicinali, è altrettanto vero che, per ciò che concerne il piccante, codesto aspetto viene invece correlato ad un tasso di acidità eccessivo dell’olio evo. Ebbene, si tratta di veri e propri miti da sfatare, da sostituire ad una comprensione ampia ed articolata del fatto di come la piccantezza e l’amaro siano sintomo evidenziabile della presenza di compisti (i cosiddetti composti minori) che nelle medesime quantità non sono presenti in alcun altro olio di origine vegetale. La misura di queste molecole organiche è legata a filo doppio alla varietà di olivo impiantata e da altri fattori, secondari, che vanno da quelli prettamente gastronomici fino ad
arrivare alle tecnologie di lavorazione fruite.

Giusto dare importanza al colore?

La risposta al’interrogativo appena posto potrebbe apparire relativamente negativa, visto che la cromaticità che l’olio tende ad assumere non è affatto sufficiente a denotare un prodotto di alta o bassa qualità. Questa è una delle motivazioni per le quali ad ogni assaggiatore viene consegnato un bicchierino blu per la degustazione, così che la colorazione del prodotto delibato non sia visibile. Il colore è dipendente da elementi che vanno dalla varietà delle olive alla prevalenza di clorofilla , senza poi dimenticare lo stato di maturazione dei frutti. In linea di massima, è possibile affermare
che un buon olio extravergine di oliva possiede una colorazione compresa tra il giallo ed il verde.

Cosa buona e giusta è tuttavia precisare che, conseguentemente ad una prolungata esposizione al sole, la clorofilla diventa vittima di una fase di ossidazione che, nei casi più gravi, potrebbe donare all’olio un colore tendente all’arancio, con il suo consumo che va perciò preferibilmente evitato.

Olio Evo Pujje nasce in Puglia, una delle regioni più del Sud Italia che rappresenta al meglio, quella che storicamente viene chiamata “la terra degli ulivi”, producendo un eccellente extra vergine racchiuso in una bottiglia di design, che si differenzia sul mercato oleario per la sua eleganza e raffinatezza, ma soprattutto per la sua eccellente qualità.

L’azienda agricola si trova a Palagianello nella Murgia Tarantina, immersa nella natura incontaminata, ricca di ulivi, circa 12.000 piante, tra cui alcuni secolari, curati con amore mediante diversi accorgimenti agronomici, perché possano donare olive autoctone e di diversa varietà, coltivate in modo naturale senza l’utilizzo di fertilizzanti chimici e pesticidi.

Un grande lavoro di ricerca e innovazione sia in uliveto che in frantoio, con un forte orientamento al marketing e alla comunicazione che ha portato le varietà di olio a vincere solo medaglie d’oro in tutto il mondo.

Un’innovazione nel settore oleario è la Linea Pocket Pujje da 50 ml, le bottiglie che rispettano l’Olio e il Consumatore. Studiate e realizzate per un consumo veloce e individuale a tavola, al fine di garantire al consumatore l’eccellenza e la purezza del prodotto, mantenendo intatte le sue caratteristiche organolettiche. Un sapore ed un profumo forte e vitale come appena franto e confezionato in frantoio,

L’Olio Extra Vergine di Oliva è un prodotto Sacro che va rispettato, partendo da un’agricoltura responsabile ed un utilizzo consapevole. Ed a proposito di utilizzo, ecco un’altra novità dell’azienda: il Pujje Tasting Tablet. Un piatto studiato e creato per servire l’Olio nel modo giusto, perché la degustazione diventi un’esperienza alla scoperta dei sapori e dei profumi di questo incredibile prodotto.

Pujje, per la qualità assoluta del suo Evo, per il design e gli accessori correlati, rappresenta la scelta migliore per uno stile di vita sano ed equilibrato, poiché è cultura del cibo e cultura del benessere.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_empty_space][vc_column_text]

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